Bambini e igiene orale: tutti i segreti per prendersi cura dei denti da latte

I primi dentini possono essere una grande fonte di stress per i genitori. Curare l’igiene orale di un bambino piccolo non è semplice, in special modo se vive male il momento dello spazzolino. Eppure prendersi cura dei denti da latte è molto importante, contrariamente al comune pensare che «tanto cadranno e spunteranno quelli permanenti».

 

Nulla di più sbagliato: un cavo orale non curato nell’infanzia esporrà la dentatura permanente alla placca batterica, predisponendola alle carie. Non solo: una corretta salute orale aiuta anche lo sviluppo delle arcate dentarie. Un’igiene non sufficiente può causare la prematura caduta dei denti da latte, con la conseguente alterazione del rapporto tra le due arcate e degli spazi a disposizione per l’eruzione dei denti permanenti, che cresceranno quindi disallineati.

Cerchiamo quindi di scoprire di più sulla dentatura dei pazienti più piccoli e su come assicurare loro un’igiene dentale adeguata fin dalla più tenera età.

ALLA SCOPERTA DEI DENTI DA LATTE

Quando spuntano i primi denti ai bambini? E quando cadono? E poi, questi denti da latte quanti sono? Ecco tutte le informazioni necessarie ai giovani genitori per saperne di più della cosiddetta “dentizione decidua”. Il primo dentino, normalmente, è un incisivo centrale e spunta tra i tre e i sei mesi.

Generalmente entro il compimento del primo anno tutti e otto gli incisivi (laterali e centrali, superiori e inferiori) sono spuntati. Durante il secondo anno di vita dovrebbero spuntare i primi molari e i canini e, prima del compimento dei tre anni, i secondi molari. L’ordine e il ritmo di eruzione dei dentini da latte non è comunque lo stesso per tutti i bambini, ed è qui illustrato solo indicativamente.

I denti da latte sono 20, divisi in quattro semiarcate o “cinquine”, ognuna formata da un incisivo centrale, un incisivo laterale, un canino, un primo molare e un secondo molare.

Cadranno e verranno sostituiti a partire dai sei anni (e fino alla maggiore età) dai 32 denti permanenti: per ogni semiarcata saranno presenti i due incisivi, un canino, due premolari e tre molari. Il terzo molare è il cosiddetto “dente del giudizio”, che spunta più tardi (generalmente tra i 18 e i 21 anni) o può perfino non formarsi.

QUANDO INIZIARE A LAVARE I DENTI AI BAMBINI?

L’igiene orale deve iniziare fin dall’età più tenera: già prima dell’eruzione dei primi dentini è bene lavare le gengive dopo la poppata con garza o tessuto morbido inumidito, per evitare la cosiddetta “carie da biberon”.

Lo spazzolamento dei denti deve iniziare fin dall’eruzione del primo dentino, anche se all’inizio è bene usare dosi ridottissime di fluoro, perlomeno fin quando si è sicuri che il bambino abbia imparato a non ingoiarlo. Inizialmente dovranno essere i genitori a occuparsi dello spazzolamento, portando man mano il bambino ad abituarsi allo spazzolino da denti e lasciando che diventi indipendente attorno ai quattro anni.

COME SI LAVANO I DENTI AI BAMBINI?

«E allora come lavo i denti al mio bimbo?»: probabilmente questa è la domanda che ora ti poni. Lavare i denti ai bambini non sempre è facile: la cosa importante è abituarli fin da piccoli in modo delicato per non “traumatizzarli”. Bisogna evitare di far associare lo spazzolino da denti a una sensazione negativa. Due piccoli trucchi:

  • rendi questa operazione il più possibile divertente assimilandola a un gioco; se il bimbo vivrà questo momento come un gioco, col tempo sarà lui a richederlo sempre più, finché crescendo questo farà parte della routine.
  • abitualo a tenere la bocca semichiusa, in modo che le guance non siano contratte: così sarà più facile raggiungere anche gli angoli più profondi della bocca.

Fino ai due anni sarà il genitore a spazzolare i denti del bambino coinvolgendolo progressivamente.

Tra i due e i quattro anni il bambino dovrà progressivamente diventare indipendente nell’uso dello spazzolino: il genitore può lasciarlo fare per abituarlo a destreggiarsi nello spazzolamento, per poi dare l’ultima veloce passata al fine di detergere i denti dove lui non arriva.

A quest’età la manualità dei fanciulli non è ancora ben sviluppata, e la tecnica di spazzolamento migliore da utilizzare è la cosiddetta tecnica “a rullo”: bisogna infatti insegnare al bambino a compiere dei movimenti “a rullo”, partendo dalla gengiva verso il dente per espellere la placca batterica. Particolare attenzione va dedicata ai molari da latte, dove è più facile che si verifichino carie, essendo i più disagevoli da raggiungere con lo spazzolino da denti.

Dopo i quattro anni la manualità dei bambini è migliore: è il momento di passare a spazzolini leggermente più rigidi, rendendoli del tutto indipendenti e insegnando loro, magari con l’ausilio del dentista, un’altra tecnica. L’idea è che il bambino debba compiere cinque piccoli “cerchiolini” con lo spazzolino per poi concludere sempre con un movimento dalla gengiva al dente, in modo da espellere la placca batterica.

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