Alitosi, denti gialli, macchie, gengive scoperte, rughe agli angoli della bocca. Anche se tutti sanno che il fumo nuoce alla salute, non tutti ne conoscono i danni a carico del cavo orale, delle gengive e dei denti. La bocca è il canale d’ingresso del fumo e, in quanto tale, è particolarmente soggetta agli effetti nocivi causati dalla nicotina, dal catrame e dalle sostanze tossiche sprigionate dalla combustione del tabacco.
MANDARE I DENTI… IN FUMO
Perché i denti ingialliscono quando si fuma? I due colpevoli principali sono nicotina e catrame. Quest’ultimo si manifesta annerendo i denti; la nicotina, invece, si lega alla placca e al tartaro, conferendo una colorazione giallognola a contatto con l’aria.
Oltre alla colorazione dei denti, il fumo causa l’alitosi e, questi due difetti, oltre all’evidente danno estetico, possono creare disagio e compromettere le nostre interazioni sociali.
Ben più problematiche sono le patologie a carico del parodonto (la struttura di sostegno del dente), causate dall’effetto vasocostrittore della nicotina, che riduce l’apporto di sangue e ossigeno alla gengiva, limitandone le capacità di rigenerazione e le difese immunitarie. Nella placca batterica tenderanno a sopravvivere le specie di batterio anaerobiche che sono le più aggressive per il parodonto.
Il fumatore è quindi particolarmente esposto al rischio di gengiviti e parodontiti gravi, che aumentano sensibilmente la possibilità di perdita dei denti.
Secondo una recente ricerca condotta negli Stati Uniti, mediamente un fumatore o ex fumatore perde 4-5 denti, mentre un non fumatore ne perde 2,8. Non solo: in un soggetto che fuma, le possibilità di buona risposta a terapie parodontali sono dimezzate e i processi di guarigione in seguito a interventi chirurgici e implantologici sono più complessi e incerti.
Da non sottovalutare, infine, i gravi rischi a cui sono esposte le mucose e i tessuti della bocca a causa delle tossine e delle sostanze cancerogene sprigionate dalla combustione del tabacco. Rischi che vanno dall’insorgenza di patologie a carico della mucosa del cavo orale (come la leucoplachia) alle forme tumorali come il carcinoma alla bocca, che in quattro casi su cinque è causato dal consumo di tabacco.
L’IMPORTANZA DELL’IGIENE ORALE
A parte il primo e più ovvio consiglio, che è quello di smettere di fumare eliminando buona parte dei rischi a carico della bocca e non solo, bisogna tener presente che chi fuma deve avere una particolare scrupolosità nella cura della igiene del cavo orale.
Oltre ad attenersi a una routine corretta e solerte nella quotidiana igiene orale, è importante per un fumatore, più che per chiunque altro, sottoporsi regolarmente e con maggior frequenza a controlli, programmando visite odontoiatriche ogni 3-4 mesi e pianificando sedute di pulizia professionale per eliminare gli accumuli di placca e tartaro che, depositandosi sotto la gengiva, favoriscono l’insorgere di parodontiti e la conseguente caduta dei denti.
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