Sensibilità dentale al caldo e al freddo: scopri cause e rimedi

Un dolore improvviso o acuto mentre si consuma un cibo o una bevanda freddi o caldi. È questo il sintomo principale di un’ipersensibilità dentale, una condizione che può dipendere da numerose cause. Che accorgimenti e rimedi possono aiutarci ad affrontare il disagio causato dai denti sensibili?

BEVANDE, ALIMENTI, ARIA FREDDA: COME SI MANIFESTA LA SENSIBILITÀ

Metà della popolazione soffre di ipersensibilità dentale, anche se la condizione si manifesta a partire da stimoli di natura differente. Quattro persone su cinque tra coloro che soffrono di denti sensibili avvertono la fitta dolorosa consumando cibi o bevande fredde, mentre una su quattro la avverte consumando cibi o bevande calde e una su cinque consumando alimenti dolci. Due persone su cinque (il 20% dell’intera popolazione) addirittura soffrono semplicemente inspirando aria fredda.

LE CAUSE DEI DENTI SENSIBILI: LA DENTINA, UNO STRATO DA PROTEGGERE

La sensibilità dei denti è causata dall’esposizione della dentina, lo strato del dente che racchiude la polpa. La dentina è attraversata da numerosi tubuli che contengono fibre nervose: quando non hanno sufficiente protezione, queste terminazioni nervose rispondono a stimoli di diverso tipo (termici, chimici o tattili) con dolore.

Normalmente la protezione della dentina è assicurata dallo smalto del dente e dalla gengiva, che assicurano che non venga a contatto con l’ambiente della bocca. Ci sono però diversi fattori che possono determinare una minore protezione della dentina, esponendola agli stimoli che innescano il dolore. L’esposizione può essere determinata da diversi fattori:

  • L’abrasione determinata da uno spazzolamento non corretto, troppo vigoroso, con spazzolini eccessivamente duri o dentifrici di bassa qualità determina la progressiva erosione dello smalto al livello del colletto (ovvero a ridosso della gengiva) e la recessione gengivale (le cosiddette “gengive ritirate”).
  • Un eccessivo consumo di bevande o alimenti acidi, come yogurt, bevande gassate, succhi di frutta o spremute di agrumi, può contribuire a logorare progressivamente lo smalto. Una situazione che può riscontrarsi anche in seguito all’utilizzo prolungato di colluttori particolarmente acidi o in soggetti che soffrono di riflusso gastrico o disturbi del comportamento alimentare (anoressia o bulimia).
  • Il bruxismo, o digrignamento notturno, può essere la causa di una progressiva usura dello smalto a causa dell’attrito tra le superfici dentarie. Inoltre, alcune patologie (carie in prossimità della gengiva, gengiviti) o l’accumulo di placca sulle superfici radicolari possono essere ulteriori cause scatenanti di una sensibilità dentale.
  • Alcuni trattamenti, procedure dentali di routine o terapie parodontali possono determinare una sensibilizzazione temporanea (per 4-6 settimane) dei denti. Tra queste si possono citare lo sbiancamento professionale, la levigatura radicolare, la pulizia o il posizionamento di una corona.

A CASA E DAL DENTISTA: CHE RIMEDI PER LA SENSIBILITÀ DEI DENTI?
I rimedi per i denti sensibili sono di diverso tipo e si dividono in due categorie principali:

  • le terapie professionali volte a sigillare i tubuli dentali
  • le abitudini che il paziente può adottare per prevenire l’usura dello smalto e la recessione delle gengive con la conseguente esposizione della dentina.

Tra le abitudini da adottare per evitare l’insorgere di situazioni di sensibilità dentale la principale è una corretta igiene orale: uno spazzolamento corretto, attento e delicato con uno spazzolino a setole medie e il ricorso al filo interdentale aiutano a limitare infiammazioni, abrasioni della superficie del dente o irritazioni gengivali. È inoltre utile limitare abitudini dannose, quali il consumo di alimenti acidi e il digrignamento notturno, evitabile attraverso il ricorso a un bite.

Per coadiuvare una corretta igiene, è utile fare ricorso a dentifrici specifici per denti sensibili e naturalmente sottoporsi periodicamente a controlli periodici con interventi di pulizia professionale, al fine anche di individuare eventuali fattori predisponenti.

Tra le terapie professionali volte a sigillare i tubuli dentali si possono elencare diversi tipi di gel o soluzioni (nitrato di potassio, floruro di sodio, fosfato o idrossido di calcio), resine o adesivi mirate ad affrontare ipersensibilità specifiche e ben localizzate, oppure interventi laser per l’occlusione dei tubuli.

Quando viene riscontrata una condizione di ipersensibilità dentale il dentista, attraverso un’anamnesi e una visita clinica, determina l’eventuale presenza di patologie specifiche, valuta la diffusione e importanza del problema, e individua la terapia più idonea.

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